Riportiamo il bellissimo articolo scritto dalla giornalista Laura Tonero scritto sul quotidiano Il Piccolo di domenica 25 Giugno 2017.
Noi tutti ringraziamo per le belle parole che rendono il nostro impegno ancora più forte e costante.
BUONA LETTURA!!!
TRIESTE. Livio, Susi e Pippo sono tre cuccioloni di poco più di cinque mesi. Hanno il pelo color cioccolato, lo sguardo vispo e le orecchio morbide morbide. I tre cani ora vivono a Trieste ma la loro storia inizia in Abruzzo, per l’esattezza a Bellante in provincia di Teramo, a pochi chilometri da Rigopiano, la località dove lo scorso 18 febbraio 29 persone una valanga ha travolto un albergo, uccidendo 29 persone. Nei giorni delle tragedia, con due metri di neve e le scosse di terremoto che piegavano quelle terre e la loro gente, una donna ha trovato sei cuccioli appena partoriti da una cagna che da giorni gironzolava attorno a casa sua. Tre di quei cuccioli , a inizio maggio, sono stati portati a Trieste. Ad accoglierli l’Astad che, da poco più di una settimana, è riuscita a trovare per loro una nuova casa. Le tre famiglie che con enorme affetto hanno accolti i cuccioli scampati al disastro, ora con un tam tam sui social network sono riuscite a mettersi in contatto, incontrandosi fisicamente. E ora lanciano un appello a chi, da Bellante, ha adottato gli altri tre cuccioloni. Tutto ha inizio attorno al 15 febbraio scorso. Da una casa isolata fuori Bellante la signora Adela chiama i volontari della Lega nazionale del cane segnalando la presenza di una cagna, che si aggira in zona con delle mammelle gonfie di latte: aveva appena partorito o era in procinto di farlo. «La neve aveva reso impraticabili certe strade - ricorda Angela Di Bernardino, una delle volontarie delle Lega nazionale del cane - e per noi era impossibile recarci sul posto». L'animale per sfamarsi aveva messo a segno anche delle incursioni nel pollaio di una casa non lontana da quella di Adela. La donna per giorni cercò invano il rifugio dove la cagna andava a trovare riparo. Poi il terremoto e le speranze di ritrovare la mamma con i suoi cuccioli si allontanavano. «Invece proprio dopo la tragedia di Rigopiano - prosegue la volontaria - la signora ci ha chiamato per raccontarci che aveva rintracciato la famigliola di cani, che si era nascosta sotto ad una “pinciaia”, una sorta di casupola di terracotta». Maddy, questo il nome dato oggi alla cagnolona, e i suoi sei figli sono stati così soccorsi e messi al riparo in un garage. «Quando i cuccioli sono cresciuti è diventato necessario trovare una soluzione alternativa, ma una parte del nostro rifugio era crollata durante il terremoto - spiega Di Bernardino - e noi della Lega del cane non avevano più box a disposizione per ospitarli impedendo di farli finire in uno dei canili della zona. Strutture che qui, a differenza di quelle che avete nella vostra regione, sono degli autentici lager». Cercando una soluzione, l’associazione ha contattato l'Astad ricordandosi che l'anno precedente, in concomitanza con l'altro terremoto, i volontari da Opicina avevano portato in Abruzzo cibo e coperte per aiutare i cani in difficoltà, trasferendone poi alcuni nel rifugio in Carso. «Hanno dato immediatamente la loro disponibilità, e così ad inizio maggio noi volontari siamo partiti da Bellante alla volta di Trieste con tre dei sei cuccioli. Ora mi regala tanta emozione e felicità sapere che sono stati tutti adottati», aggiunge. Livio da dieci giorni fa la felicità della famiglia di Marco Rodriguez. «Io e mia moglie avevamo promesso a mia figlia che, per il suo decimo compleanno, avremmo adottato un cane - racconta Marco -. E al soffio della decima candelina si è subito ricordata di quel nostro impegno. Così siamo andati all'Astad. Livio ci è corso incontro, è stato un colpo di fulmine e ora, vista la sua storia, abbiamo iniziato anche un corso di addestramento per la ricerca di persone in situazioni di emergenza». L’idea della “reunion” è partita proprio da Marco. «Conoscendo la storia di questi cuccioli mi è venuta voglia di vederli tutti, condividendo le emozioni che Livio ci sta regalando con le altre famiglie che hanno adottato gli altri 5 cuccioli di Maddy. E così che, nei giorni scorsi, Livio ha incontrato Susi. I due fratelli si sono riconosciuti, hanno giocato e si sono scambiati infinite scodinzolate. Stanno perdendo i denti da latte e la prossima settimana si ricongiungeranno anche con Pippo. E poi tenteranno un contatto con gli atri tre cuccioli: due sono stati adottati nelle Marche e uno nella zona di Teramo». Maddy, la mamma, è rimasta con Adela nella frazione di Bellante. Susi invece da due settimane condivide le sue giornate a Trieste con Fabio Sadoch e Eleonora Paoletti. «Avevamo già adottato un cane salvato durante il terremoto dell'Aquila - ricordano - e dopo la sua morte abbiamo deciso di tornare all'Astad per aiutarne un altro: ascoltata la storia di Susi abbiano deciso subitodi portarla a casa con noi». Federica Trebbi e sua figlia Giulia hanno adottato il terzo cucciolo, Pippo. «Pippo e Giulia vivono in simbiosi - racconta Federica - il cucciolo è docile e affettuoso: sembra riconoscente per la nuova vita fuori dal rifugio».
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