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La storia

Da " Trick , storia di un cane " di Fulvio Tomizza: "......Bisogna imboccare la strada per Prosecco e, al termine di un brusco rialzo, prendere la prima deviazione a destra. Si supera un passaggio a livello con le sbarre sempre levate ad attestare che quel binario seminterrato dalle piogge è da anni ormai un binario morto. Si apre una stradina in leggera discesa e serpeggiante fra due muretti a secco che bloccano la rigogliosa crescita di biancospini, rovi, cornioli e avellane. Insomma si è in campagna. In questo luogo aveva stabilito di fondare la propria opera una nobile donna senza marito ne figli, nata per rimanere sola e intrattenersi con gli esseri viventi assolutamente soli, forse delusa dai giovanili rapporti con gli uomini se, non brutta, non povera e non vecchia, aveva preferito votarsi a quell'asilo appartato, meditando a lungo sul motto di San Francesco - solitudo sola beatitudo - che s'era fatta incidere sul muro centrale."
L'ASTAD - associazione per la tutela dell'animale domestico - è stata fondata il 1° giugno 1960 dalla baronessa Maria Nora Economo, che costruì a sue spese il rifugio di Opicina, inaugurandolo il 1° agosto 1960 con la benedizione del Vescovo Mons. Antonio Santin e la partecipazione delle autorità cittadine del tempo.

La "Baronessina", popolare a Trieste perchè nobile benefattrice sensibile ai problemi di tutta la società, per anni sostenitrice dell'Ospedale Infantile "Burlo Garofolo" di cui suo padre era stato uno dei fondatori, era peraltro convinta che l'amore per gli animali è amore verso le Creature del Signore e quindi atto indispensabile per stabilire le premesse alla comprensione fra gli uomini. Negli anni del dopoguerra fu fondatrice della prima sezione dell'ENPA nella nostra città; successivamente con coraggio ed elevata forza morale realizzò ad Opicina un ricovero per animali abbandonati tra i piu' moderni ed attrezzati d'Italia.

Maria Nora Economo

Purtroppo la Baronessa venne a mancare prematuramente ed improvvisamente, per una crisi cardiaca, il 4 aprile 1966, lasciando ai suoi collaboratori l'eredità di una difficile opera che aveva appena preso slancio.

L'ASTAD venne a trovarsi in gravissime ristrettezze economiche ma il piccolo gruppo di appassionati zoofili eredi dei nobili ideali della Baronessa potè proseguire la sua attività grazie alla sensibilità zoofila dell'allora Presidente nonchè nipote di Nora Economo, il Conte Johannes Trauttmansdorf, che con grande generosità lasciò all'associazione la proprietà del rifugio e versò prontamente cinque milioni nella cassa dell'ente, continuando a sostenerlo in vari modi negli anni successivi.

Nel 1966 la direzione del rifugio di Opicina passò alla professoressa Ginevra Artusi, grande amica della compianta Baronessina e sua stretta collaboratrice fin dalla fondazione dell'associazione.

Ginevra Artusi

Allieva di pianoforte di Bianca Stuparich, a lei Giani Stuparich dedicava due "Favolette per Ginevra", il saggio "Ginestre" originato dalla sua abitudine di giungere in casa Stuparich con grandi mazzi di fiori, e nel 1946 il saggio "Ginevrina" in "Giochi di fisionomie":
"........Nulla arresterebbe Ginevrina nell'impeto che l'anima. E' la parte più viva di lei che agisce e la spinge giù per quella via verso la città. Donare! Oggi il suo cuore è colmo di riconoscenza, è agitato dal desiderio di dare, e non si placherà, finchè non sarà arrivata dove potrà versarlo tutto, di colpo, con quel mazzo di biancospino che stretto al petto la punge e l'ammacca oltre le vesti........
.........C'e' un quarto tempo nella natura sinfonica di Ginevrina: l'adagio raccolto, il più geniale, che scaturisce dalle profondità della sua anima..Nella musica di Bach o di Beethoven, di Frescobaldi o di Chopin, l'anima di lei si rivela; tutti gli elementi della sua natura ritornano: lo slancio appassionato, la gravezza sensuale, la vivacità monellesca, ma armonizzati in qualcosa che li trascende. Trasfigurata così, Ginevrina raggiunge la piena espressione della sua casta bellezza ."
Nel 1944 Ginevra Artusi intervenne presso le autorità della SS e riuscì a salvare la vita di Giani Stuparich e della famiglia rinchiusi per dieci giorni nella risiera di San Sabba. Grande pianista e concertista brillante, la professoressa Artusi, fedele ad un sentimento profondo di difesa dei più deboli, decise di interrompere nel 1960 la carriera musicale per dedicare completamente la sua vita agli animali abbandonati. Gestì il ricovero e fu l'anima dell'Associazione per trent'anni fino al giorno della sua morte, avvenuta il 5 gennaio 1995.

Nel 1966 fu determinante per la sopravvivenza dell'ASTAD, e di conseguenza per la tutela e cura degli animali allora ospitati, il signor Giovanni Sgurdeos, grande amico della professoressa, alla quale sostegno ideologico ed effettivo indispensabili per proseguire quanto iniziato pochi anni prima dalla Baronessa: dipendente della compagnia assicurativa RAS, contabile della Comunità greco ortodossa di Trieste, Sgurdeos sarà per quasi 25 anni attento e fidato tesoriere dell'Associazione.

Nel 1965 la signora Ingrid Signore, infermiera professionale, di origine danese, da pochi anni in Italia, si accosta all'Associazione per chiedere momentanea ospitalità per il suo scoiattolo Muchy. Un anno dopo nel massimo delle difficoltà economiche e materiali, la professoressa Artusi le chiedeva di unirsi all'esiguo gruppo di collaboratori per accudire i beniamini del rifugio.

La lunga storia di volontariato della signora Marina Benussi invece iniziò nel 1969, quando, recandosi in visita al ricovero, notò un cane giunto alla struttura con una gravissima frattura alla zampa: capo infermiera presso gli Ospedali Riuniti, impietosita dalla triste vicenda della bestiola, un collie di nome Miki, sentì la necessità di tornare nei giorni seguenti per occuparsi personalmente delle cure del povero cagnolino. Per entrambe nacque quel forte legame con l'Associazione e con tutti gli ospiti del rifugio diventando responsabili della gestione del canile e continuando ad essere indispensabili collaboratrici nell'attivita' dell'Ente.

Marina Benussi

Il 17 aprile 1978 venne eletto presidente dell'associazione l' avvocato Beniamino Antonini, uomo di grande umanità e di profondo spessore culturale, nonchè valente e attento amministratore delle risorse affidate all'Astad, grazie al quale il 15 settembre 1980 l'ASTAD è stato riconosciuto Ente Morale con decreto del Presidente della Repubblica n° 855.

Dedito in gioventù ad attività sportiva, Beniamino Antonini ha fondato e diretto per anni il Motoclub di Trieste, del quale gli è stata conferita la Presidenza Onoraria a vita. Dopo esser stato membro del Consiglio Comunale e del Consiglio Provinciale, si è dedicato completamente alla professione di avvocato, nella quale, portata la Camera Penale da lui creata a livello più che nazionale, ha conseguito nomine e titoli anche in campo internazionale. Venuto a mancare nel mese di marzo 2003 la carica di presidente è stata ricoperta dalla moglie Franca Varridi già da anni impegnata nell'associazione a fianco al marito.

L'avvocato Beniamino Antonini accompagna il sacerdote nella tradizionale Benedizione degli animali alla Rotonda del Boschetto.

Nel  1998 diventa direttrice del rifugio e responsabile sanitario della struttura di Opicina la dott.ssa Adriana Linda Paronuzzi, medico veterinario, volontaria dal 1981. Aiutante nell'ambulatorio dell'Enpa, nell'estate precedente la sua laurea fu portata in visita al rifugio dell'ASTAD dal dott. Rode, allora Presidente dell'Enpa. Accolta da una folta schiera di amici a quattro zampe, non poteva non farsi conquistare dal desiderio di dedicare loro vita e professione.

Dott.ssa Adriana Linda Paronuzzi

Nel 2008 l'ASTAD ottiene la qualifica di "onlus", particolarmente significativa, oltre che per le agevolazioni di natura fiscale, per il riconoscimento del profondo significato sociale dell'attività svolta in favore degli animali.

Dopo 35 anni di dedizione e amore la Dott.ssa Adriana Linda Paronuzzi, nel 2016, rinuncia alla carica di Direttrice del Rifugio che ha ricoperto per 18 anni e lascia un gruppo di lavoro unito e competente in grado di portare avanti la gestione del rifugio in maniera ottimale.

[Testi tratti dal libro: ASTAD - 50 anni d'amore e di dedizione 1960-2010, progetto grafico di Liliana Paronuzzi, appunti e testi di Adriana Linda Paronuzzi.]

I soci benemeriti:

Fra i tanti collaboratori e sostenitori che hanno contribuito allo sviluppo e alla trasformazione del Rifugio in periodi di gravi difficoltà economiche, di adeguamenti legislativi e tecnici, l’Assemblea dei Soci, su proposta del Consiglio Direttivo, ha conferito la qualifica di Socio Benemerito per gli eccezionali impegni a favore dell’associazione ai seguenti soci:

Assemblea 2008

Marina Benussi (deceduta nel 2011);

Ingrid Friis Signore;

Guido Manetti (deceduto nel 2016).

Assemblea 2016

Adriana Linda Paronuzzi.

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